Il mobbing

Cosa vuol dire?

La parola “mobbing” è ormai abbastanza diffusa, forse in alcuni casi anche abusata.
Tuttavia, è risaputo che oggi, purtroppo, sono molti i casi di “mobbing”, e non sempre vengono riconosciuti.

Le stesse vittime hanno il timore di ammettere di essere “mobbizzate”, forse per timore di perdere il lavoro, o forse per la paura di uscire allo scoperto e poi non ottenere giustizia.
Sempre più spesso, infatti, i giudici sono molto molto cauti nel pronunciare sentenze che accertino casi di “mobbing”, con un conseguente ristoro dei notevoli danni subiti, per mezzo di un risarcimento di tipo economico.

Cosa pensano gli altri?

La “Società”, in senso lato, difficilmente riconosce che una persona sia vittima di mobbing. Comunemente, si pensa piuttosto che sia il soggetto ad avere manie persecutorie; o che vi sia antipatia tra lavoratore e datore di lavoro; ovvero, che si tratti di discriminazioni razziali o sessuali, o chissà cos’altro, ma non di “mobbing”.

In cosa consiste?

Persone, vittime di violenze, non sempre, o non solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche, vittime di soprusi perpetrati ai loro danni giorno dopo giorno.
Vittime di violenza, che potrà chiamarsi o presentarsi in qualunque forma: molestie, maltrattamenti, violenza morale, sessuale, fisica, crudeltà mentale.

Il maltrattamento morale, più di quello fisico, ha effetti subdoli, che si ripercuotono non solo sul soggetto mobbizzato, ma anche sulla sua famiglia o su chi circonda il maltrattato. Gli effetti sono sempre più gravi di quello che può apparire.

Cosa fare?

È necessario che le persone che subiscono i maltrattamenti prendano, prima di tutto, coscienza di ciò che sta loro accadendo e che si facciano aiutare da professionisti in grado di farli uscire da questa spirale di violenza.

Molti si rivolgono all’Avvocato, prima ancora di aver avuto un incontro con uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Dequalificazione professionale o mobbing?

Se i comportamenti posti in essere non casualmente e non sporadicamente nei confronti del lavoratore da parte del datore di lavoro, di colleghi, o di un superiore, causano nel malcapitato un disagio grave, o comunque, un danno a livello psicologico, si tratta di ben altra cosa della più volte riconosciuta giudizialmente “dequalificazione professionale”.
Molto spesso accade, infatti, che casi di vero e proprio mobbing vengano fatti classificati per casi di dequalificazione professionale, che è sì molto ricorrente, ma non così deleteria come il mobbing.
Il “vero mobbing”, purtroppo, è molto difficile da provare giudizialmente, poiché chi lo pone in essere è molto attento a non avere testimoni! Alla fine, dunque, tutto si risolve con il ricalcolo di quanto spetta al lavoratore/trice, con l’attribuzione dell’esatta qualifica. Tuttavia, il danno da mobbing va ben oltre tale calcolo ed è ben più articolato.

Come provarlo

Risulta veramente complesso e difficile provare che il comportamento posto in essere dal superiore, dal datore di lavoro, o dal collega, configuri effettivamente ipotesi di “mobbing”. Chi lo attua, lo fa con malizia ed è molto attento a non fornire prove alla sua “vittima”. Tuttavia, non è impossibile ottenerle.

Oltre a provare quanto si va a denunciare alle Autorità, necessitano tutta una serie di valutazioni in merito al disagio psichico subìto e ciò può essere fatto solo da professionisti preparati in materia.

Quando si parla di “mobbing”, quasi sempre si fa riferimento al mondo del lavoro, mentre tale terminologia viene usata anche in ambito familiare.

Mobbing familiare

A tal proposito, ho avuto modo di leggere un libro di Annamaria Bernardini De Pace, noto avvocato familiarista milanese: “Calci nel cuore”, che fa riferimento a casi di “mobbing familiare”.
Vi sono descritte storie veramente toccanti e reali, storie di violenza domestica che si consumano fra le pareti di casa, che vengono taciute per “amore” dell’altro. Vittime e carnefici e nel mezzo innocenti i figli.

Ciò che serve veramente è prendere coscienza di quel che accade.

Autore: Avv. Rosalida Trancucci #mobbing #mobbingfamiliare

Hey, ciao 👋 Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere contenuti fantastici nella tua casella di posta e per non perdere nessun post, ogni mese.

Niente spam, promesso! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Cosa ne pensi? Fammi sapere!