Separazioni e divorzi

Quando la convivenza diventa impossibile…

I coniugi, con il matrimonio, acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri (art. 143 c.c.), tra i quali l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia ed alla coabitazione. Se, per i più svariati motivi, la convivenza diventa impossibile, marito e moglie hanno diverse possibilità.

MEDIAZIONE FAMILIARE

Non tutti sanno che a volte, se c’è la volontà di recuperare il rapporto matrimoniale, i coniugi possono ricorrere alla “Mediazione familiare” rivolgendosi a centri e/o professionisti specializzati in tal senso, al fine di farsi aiutare nel risolvere i conflitti, facendosi accompagnare da esperti nel settore.

SEPARAZIONE

Nel caso in cui i problemi siano tanti e tali da non consentire una riappacificazione i coniugi dovranno procedere con la “Separazione” personale.

Se sono d’accordo sulle modalità, possono separarsi “CONSENSUALMENTE”, risparmiando tempo e soprattutto denaro.

In molti casi, invece, se i coniugi non sono d’accordo sulle condizioni di separazione, per la quantificazione del mantenimento, oppure se uno dei coniugi ritiene che non ci siano i presupposti per l’AFFIDAMENTO CONDIVISO DEI FIGLI, o ancora se c’è discordanza su chi coabiterà con i figli, sarà necessario depositare un ricorso per “SEPARAZIONE GIUDIZIALE”.

Depositato il ricorso, verrà fissata l’udienza per la comparizione dei coniugi innanzi al Presidente del Tribunale, che li sentirà personalmente e disporrà, se necessario, dei provvedimenti provvisori ed urgenti per quanto riguarda l’eventuale mantenimento dei figli e la loro collocazione, stabilendo anche un eventuale mantenimento per il coniuge economicamente più debole, l’assegnazione della casa coniugale e così via, tenuto conto delle richieste formulate dalle parti nei rispettivi atti difensivi, quindi, nominerà un Giudice Istruttore, che sarà investito della causa per la prosecuzione in via istruttoria.

QUALCHE CONSIGLIO UTILE

La separazione presuppone sempre l’AFFIDAMENTO CONDIVISO DEI FIGLI e dunque, la potestà parentale rimarrà in capo ad entrambi i genitori.

I motivi per opporsi all’affidamento condiviso dei figli devono essere veramente gravi e ben motivati. Dunque, ogni caso ha le sue peculiarità ed è a sé stante. Difficilmente, quindi, si potranno fare paragoni con casi di amici, parenti e/o conoscenti, di casi sentiti in tv…

NEGOZIAZIONE ASSISTITA

Nel caso in cui i coniugi non hanno figli, ovvero, se i figli sono ormai maggiorenni potrebbero optare anche per la “NEGOZIAZIONE ASSISTITA”, che consente loro di attivare una procedura molto più celere, rispetto alla richiesta di separazione personale, depositando il ricorso presso il Tribunale territorialmente competente, che comporta tempistiche notevolmente più lunghe.

A PROPOSITO DI DIVORZIO

La legge di riforma del 06 maggio 2015 n. 55, ha introdotto il cosiddetto “DIVORZIO BREVE”.

COSA VUOL DIRE?

Se sono decorsi 6 mesi (contrariamente ai tre anni previsti in precedenza) dall’omologazione della separazione consensuale, i coniugi che erano stati autorizzati dal Tribunale a vivere separati, se ne hanno l’interesse, possono chiedere lo scioglimento del matrimonio civile, o la cessazione degli effetti civili del matrimonio religioso. Nel caso di separazione giudiziale potranno chiedere il divorzio, decorsi 12 mesi dal deposito della sentenza.

Anche in caso di divorzio, se vi è accordo fra i coniugi, può essere depositato un RICORSO CONGIUNTO, mentre, come spesso accade, se vi sono delle richieste da una delle parti, che l’altra non riconosce siano dovute, verrà depositato un ricorso per DIVORZIO GIUDIZIALE.

Una delle novità più importanti della legge sul divorzio breve è l’introduzione del DIVORZIO SENZA AVVOCATO.

Dopo l’approvazione della legge sul divorzio breve è possibile, infatti, separarsidivorziare o modificare le condizioni anche davanti al sindaco (o un suo delegato). In questo caso i coniugi hanno la possibilità di decidere se usufruire o no della tutela legale degli avvocati.

Attenzione!

Questa strada però non è percorribile quando ci sono figli minori, o maggiorenni bisognosi di tutela, o non economicamente indipendenti, nonché in casi di trasferimenti patrimoniali.

Per concludere

Spiegare in queste poche righe un istituto così complesso come il divorzio risulta tuttavia veramente difficile.

È consigliabile, pertanto, prima di prendere qualunque decisione, parlarne con il proprio legale di fiducia, che potrà fornire preziosi consigli ed in alcuni casi mediare fra le parti, riuscendo a trasformare un divorzio, partito come giudiziale, in un divorzio congiunto, guadagnando su tempo, denaro e serenità.

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